• Pubblicata il
  • Autore: DOTT. MAURO
  • Categoria: Racconti trav
LA TRAV MISTERIOSA - Chieti Trasgressiva
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LA TRAV MISTERIOSA - Chieti Trasgressiva

LA TRAV MISTERIOSA Quando è entrata nel mio ambulatorio, sono rimasto sorpreso. Io sono un andrologo e raramente mi capita di visitare una donna Tanto più se accompagnata da due body guard. A volte, ricevo qualche moglie che parla dei problemi del marito ma, sulla prenotazione, la mia segretaria ed assistente Anna, aveva scritto "Visita andrologica e doppler per disfunzione erettile". Aveva accettato la prenotazione quella stessa mattina perchè pensava fosse un caso urgente. La voce al telefono era molto agitata, pretendeva un appuntamento immediato e piangeva. Così, pur essendo il pomeriggio già pieno, l'aveva inserita ugualmente per le 19.00. Anna aveva terminato il suo orario di lavoro alle 18.00 ed ero solo, ho aperto la porta ed ho fatto accomodare le due guardie del corpo in sala attesa. Era decisamente una bella donna, elegante, molto alta e formosa. Non si è mai tolta i grandi occhiali scuri e parlava un italiano stentato. - Signora, io sono un andrologo, non so se potrò esserle utile... Il problema riguarda suo marito, il suo compagno? - No... è mio problema. - Va bene, mi racconti tutto... Ha detto di essere una travestita, di aver sposato una persona molto importante e di non riuscire più ad avere delle erezioni. Temeva che lui la lasciasse. Mentre mi sono girato per indossare i guanti in lattice, l'ho invitata a spogliarsi ed a stendersi sul lettino. Quando l'ho vista, era ancora in piedi, completamente nuda, anche dove non serviva. Scusate il linguaggio poco professionale ma, se navigo su PiccoleTrasgressioni.com, un motivo ci sarà... Era una "figa" da paura!!! Non vedevo gli occhi, ma vedevo tutto il resto. Viso perfetto, pelle olivastra, tette grosse e sode (siliconate), culo da sballo, gambe lunghe e lisce e...... un pene con due testicoli! Niente di eccezionale, un cazzo e due palle di dimensioni medie, di razza mista anglo-sudamericana. E non ridete! Ho maneggiato più cazzi io di Ilona Staller ed Eva Henger messe insieme! Tornando al racconto, anche se me la sarei inculata all'istante, il pensiero dei due energumeni in saletta mi ha riportato al mio ruolo di andrologo. Una volta distesa, ho esaminato attentamente il suo membro. Era livido e gonfio alla base, sembrava aver subito un piccolo trauma ai corpi cavernosi, forse dovuto a qualche brusco movimento suo o del culo di suo marito. Ho controlato con l'eco-doppler che mi ha confermato la diagnosi. Bastava una semplice astinenza sessuale di due mesi ed i tessuti sarebbero guariti da soli. Oppure un lieve intervento chirurgico che avrebbe accellerato il processo, ma comportava qualche rischio assolutamente inutile nel suo caso. Rassicurata e felice, voleva a tutti costi fare l'intervento il giorno dopo, e che io fossi il suo chirurgo. Ho subito ripetuto che l'operazione non aveva senso e che comunque sarebbero serviti almeno 5 giorni per prenotare la sala chirurgica ed il personale necessario. Per tutta risposta, lei mi ha slacciato il camice ed i pantaloni ed ha cominciato a fare sesso orale col mio pene. Prima che potessi oppormi (???), ha leccato tutta l'asta avanti ed indietro più volte. Poi l'ha preso in bocca e me l'ha succhiato, poi ancora leccato da fuori e di nuovo succhiato. Sono un uomo anch'io, e non ho saputo o voluto reagire. Dopo qualche minuto, ho eiaculato e lei ha ingoiato tutto il mio liquido seminale. Ero eccitato, sorpreso, turbato. Mi aveva praticato un pompino sublime per farmi fare ciò che voleva lei, ed anche il suo pene si era gonfiato un po'. Proprio l'esatto contrario dell'astinenza per almeno due mesi! Ho ripreso il controllo della situazione e, mentre si rivestiva, come specialista in andrologia ho ribadito che mi dispiaceva, ma che l'intervento il giorno seguente non era possibile ed era controindicato. Lei mi ha guardato con rabbia e rancore, ha scaraventato una busta piena di dollari sul lettino ed ha sputato sul pavimento in segno di disprezzo. Poi è uscita in fretta scortata dalle due body guard. Per curiosità, li ho spiati dalla finestra. Sono entrati in un mega-suv nero coi vetri oscurati ed una targa diplomatica straniera. Il nome sulla prenotazione era falso, e non sono mai riuscito a sapere chi fosse realmente.

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