• Pubblicata il
  • Autore: ROSETTA C.
  • Categoria: Racconti orge
 IL MIO CASO WEINSTEIN - 1^ puntata - Catania - Chieti Trasgressiva
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  • Autore: ROSETTA C.
  • Categoria: Racconti orge

IL MIO CASO WEINSTEIN - 1^ puntata - Catania - Chieti Trasgressiva

Ciao a tutti. Mi chiamo Rosetta (i nomi sono falsi, il resto è tutto vero), ho 27 anni e abito in provincia di Catania. Voglio raccontarvi del mio "caso Weinstein" (quello di Hollywood che si fotteva le attrici) per farvi capire che tutto il mondo è paese.
Ero fidanzata da tre anni con Turi, un impiegato del Comune di ****** ****** un po' più vecchio di me. Quel sabato sera, come al solito, dopo la cena andammo nel suo appartamento per rilassarci e fare sesso. Era primavera inoltrata e faceva già caldo assai. Turi mi tolse tutti i vestiti e mi morse le minne e il culo. Poi si spogliò pure lui e, sul letto, mi leccò la fessa fino a farmi godere, si sedette sulla mia pancia e cominciò a masturbarsi facendo palleggiare il suo scroto sul seno.
Ogni tanto, mi metteva la punta della minchia sulle labbra e io la succhiavo un po' e leccavo le perdite di fluido uscite dal buco. A tutt'e due piaceva giocare per prolungare il piacere.
A un certo punto, si tirò indietro, si avvicinò alla fessa per scoparmi, e infilò tutta la minchia fino in fondo spingendola piano e poi forte, e facendola roteare per stimolarmi di più.
All'improvviso, tolse il pene quando suonarono il campanello. Arrivò il suo amico Diego, lui lo fece entrare e lo accompagnò in camera da letto, senza preoccuparsi del fatto che io fossi nuda.
Come se fosse del tutto normale, questo si spogliò e mostrò il suo cazzo già semiduro.
- Hey, ma che succede? Chi è questo stronzo?
- Tranquilla, ti ricordi quel tipo di cui ti ho parlato, quello dell'ufficio personale del Comune. Ecco, è lui. Se vuole, ti può far assumere in una settimana.
- E allora?
- Allora vedi tu... se sei gentile anche con lui...
- Ma vafanculo, fetùso!
Mi coprii col lenzuolo e mi girai dall'altra parte. Loro andarono a bere qualcosa nella cucina che era a sei metri, perciò sentivo le loro voci anche se parlavano sottovoce.
- Ma avevi detto che ci stava...
- Ci sta, ci sta... aspetta e vedrai.
- E tu non sei geloso?
- Io? Ma chi se ne fotte, mica è mia moglie!

CONTINUA

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